ICF in the Croatian welfare reform

La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute è una classificazione che ha diversi scopi e può essere utilizzata in discipline e settori diversi

ICF in the Croatian welfare reform

Messaggiodi francesco.gongolo il lun dic 21, 2009 2:17 pm

The Italian WHO Collaborating Center for the Family of International Classifications, institutional division of the Friuli Venezia Giulia Region, has opened a collaboration to implement the use of ICF in the draft reform of Croatian welfare. The collaboration has been requested by SOIH, umbrella association of Croatian associations of persons with disabilities, which is present in the technical round table established by the Croatian Government on welfare reform. The Republic of Croatia, among the first Countries to ratify the UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities, will reform the procedures for assessing disability through the use of ICF.
The Collaborating Center, in line with its mandate of collaboration with other Countries on issues of classification, has presented, during a first meeting held in Zagreb November 20, 2009, the progress of the Italian ministerial project aimed at the assessment of disability using the descriptive structure of ICF. In the meeting it was also suggested a protocol of use of ICF consistent with the principles of the United Nations Convention on the Rights of Persons with Disabilities.
The trial conducted in Italy has led to share and discuss with the Croatian referents, some important issues concerning the practical application of the ICF, which clearly identify the role of environmental factors in the execution of activities in the nine areas of life that the classification proposes. The use of ICF language in these areas of life allows to set the assessment of disabilities in a manner consistent with the entire set of rights of the UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities.
Three key points were proposed and accepted by the Croatian referents:
1. It is not useful to select only certain codes in the domains of body functions and structures, but all sixteen chapters should be fully accessed, to select those relevant to the case;
2. It is useful to identify a list of activity and participation codes in all the areas of life proposed by the classification, consistently with the framework of the rights provided by the UN Convention;
3. It is necessary to highlight the role of environmental factors (of all five chapters provided by ICF) to make understandable the value of the qualifiers of performance and capacity.
The next meeting is scheduled for January 2010.
francesco.gongolo
 
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ICF nella riforma del Welfare in Croazia

Messaggiodi francesco.gongolo il lun dic 21, 2009 2:20 pm

Il Centro Collaboratore WHO per la famiglia delle classificazioni internazionali, organo istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia, ha aperto una collaborazione volta ad implementare l’utilizzo di ICF nel progetto di riforma del welfare croato. La collaborazione è stata richiesta da SOIH, associazione ombrello delle associazioni croate delle persone con disabilità presente nel tavolo tecnico istituito dal Governo croato sulla riforma del welfare. La Repubblica croata, tra i primi Stati a ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, intende riformare le modalità di accertamento della disabilità anche tramite l’utilizzo di ICF.
Il Centro Collaboratore, coerentemente con il proprio mandato di collaborazione anche con altri Paesi sulle tematiche delle classificazioni, ha avuto modo in un primo incontro, tenutosi a Zagabria il 20 novembre 2009, di presentare gli stati di avanzamento del progetto ministeriale italiano che coordina finalizzato alla la valutazione della disabilità mediante la struttura descrittiva di ICF. Nell’incontro è stato inoltre proposto uno schema di utilizzo di ICF coerente con i principi della Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità.
La sperimentazione condotta in Italia ha permesso di discutere e condividere con i referenti croati, alcune importanti questioni in tema di applicazione pratica di ICF, che permetta di evidenziare con chiarezza il ruolo dei fattori ambientali nello svolgimento di attività nelle nove aree di vita che la classificazione propone. Tali aree di vita e la maniera di utilizzare il linguaggio ICF permette di impostare la valutazione della disabilità in modo coerente con l’insieme dei diritti indicati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
Tre i punti chiave proposti e accolti dagli ospiti croati:
1. non è utile scegliere solo alcuni codici relativi alle dimensioni di Funzioni e Strutture corporee, ma è necessario poter accedere a tutti i sedici capitoli, per selezionare quelli pertinenti con il caso in esame
2. è utile individuare una lista di codici di Attività e partecipazione in tutte le aree di vita proposte dalla classificazione coerenti con la trama dei diritti indicati dalla Convenzione Onu
3. è necessario evidenziare il ruolo dei fattori ambientali (di tutti e cinque i capitoli previsti in ICF) per rendere comprensibile il valore dei qualificatori di performance e di capacità.
Il prossimo appuntamento è previsto per gennaio 2010.
francesco.gongolo
 
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