ploblemi di codificazione

La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute è una classificazione che ha diversi scopi e può essere utilizzata in discipline e settori diversi

ploblemi di codificazione

Messaggiodi c.sapuppo il ven apr 23, 2010 11:02 am

Per il Responsabile della sezione Icf del Forum

Sono un oculista ed utilizzo l'Icf in tutti gli ambiti della mia attività. ma ho problemi per la codifica specialmente a livello dell strutture corporee, forse per la mia mentalità troppo medica (mi penalizza a volte), come nel caso della descrizione della retinopatia ipertensiva o diabetica a vari stadi . Queste producoino menoazioni dei vasi arteriosi e venosi o dei vasi e della retina insieme
In questo caso ho pensato di utiliozzare come indicatore s2203 Retina e come secondo qualificatore 4 dimensioni anormali (i vasi retinici che possono presentarsi ridotti o aumentati di calibro) , considerandoli come parte integrante della retina. Però forse sono riduttiva, dato che i vasi fanno parte del sistema cardio vascolare.
Desidererei avere un opinione in marito, grazie
Carmela Sapuppo
c.sapuppo
 
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Re: ploblemi di codificazione

Messaggiodi francesco.gongolo il mer mag 19, 2010 4:20 pm

Cara Carmela,
Ti chiedo innanzitutto scusa per il ritardo con cui rispondo alla tua richiesta di informazioni. Non monitoro questo particolare forum, ma magari posso esserti utile con una risposta. Concordo, per la mia esperienza, con la tua interpretazione: bene l’utilizzo del codice di strutture corporee per la retina con l’utilizzo del qualificatore 4.
Vero è che se si tratta di retinopatia ipertensiva puoi codificare anche l’alterazione delle strutture dell’apparato cardiovascolare (s4: ad esempio s410, o s4103 per i capillari) così come se si tratta di retinopatia diabetica puoi renderne conto anche nell’ambito delle funzioni correlate all’apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrino (b5, b5401: metabolismo dei carboidrati). La condizione di disabilità verrà poi meglio definita andando a codificare le attività e partecipazioni con i correlati fattori ambientali. Durante la nostra esperienza relativa alla sperimentazione CCM (adozione di un protocollo per la valutazione della condizione delle persone con disabilità utilizzando ICF) è stato ritenuto opportuno "linkare" anche la codifica diagnostica secondo ICD10, in modo da avere un riferimento specifico anche alla patologia. In questo modo i dati di attività e partecipazione e dei fattori ambientali si possono leggere nell’ambito di una correlazione più precisa al disturbo in questione rispetto a quanto permetta la sola compilazione di strutture e funzioni corporee. Attualmente presso i gruppi di riferimento per le malattie degli occhi dell’OMS, sono in discussione delle proposte di modifica della classificazione ICD10 relative alle patologie della retina che permetteranno, quando approvate, di essere ancora più precisi rispetto alla codifica diagnostica, permettendo la classificazione in stadi.
Ritengo che la Tua esperienza nella branca specialistica delle malattie degli occhi sia molto preziosa per un dibattito sul’utilizzo di ICF, pertanto, anche se la mia risposta Ti giunge con ritardo, spero tu voglia “postare” ulteriori commenti su questo forum.
francesco.gongolo
 
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